“Marino Mazzacurati, prima ancora di uno scultore, di un pittore, di un disegnatore, di un inventore e innovatore di forme, è un carattere raro. Una forza naturale enorme e indifesa, di una grandezza esposta alle tempeste come un albero solitario.”
Il 18 settembre 1969 scompariva Renato Marino Mazzacurati.
In occasione del 50° anniversario della morte dell’artista, Fondazione Museo Antonio Ligabue e Comune di Gualtieri – in collaborazione con i Musei Civici di Reggio Emilia – propongono una mostra che ripercorre la parabola artistica di uno degli ultimi grandi scultori del ‘900 italiano.
dal 28/9/2019 al 8/12/2019
Palazzo Bentivoglio
Salone dei Giganti
In mostra sono esposti magnifici bronzi: come il monumentale Gerarchie, che getta uno sguardo dissacrante e ironico sul regime fascista; un’opera della serie de I lottatori, nei quali si legge tutta la capacità plastica di Mazzacurati; le statuette caricaturali dedicate a Savinio e De Chirico; i bellissimi nudi materici dedicati a Elsa Morante.
Oltre ai bronzi sono presenti alcuni gessi, tra cui Membra contorte e ventri enfiati, opera unica, mai tirata in bronzo, appartenente a un collezionista privato (l’opera non viene esposta pubblicamente da oltre 40 anni). Infine il percorso espositivo mette a disposizione dei visitatori un’ampia selezione di maioliche: veri e propri capolavori d’arte applicata realizzati da Mazzacurati negli anni di Villa Giulia. Tra questi si possono ricordare Susanna al bagno, Il capitalista, Il decorato, Vaso verde e Vaso blu.
Riscoprire l’opera scultorea di Marino Mazzacurati significa riscoprire una pagina importante nella storia dell’arte italiana del secolo scorso e la mostra di Gualtieri, allestita nella splendida cornice del Salone dei Giganti di Palazzo Bentivoglio, in questo rappresenta un’occasione unica.
Mazzacurati oltre che con gli ambienti artistici romani ha mantenuto un rapporto particolarmente importante con il territorio reggiano: soprattutto con Gualtieri, dove visse tra il 1928 e il 1937 durante i suoi primissimi anni di attività artistica. Aveva il suo studio all’interno della bellissima Villa Torello Malaspina, dove viveva in affitto con la famiglia, e viene ricordato ancor oggi come uno degli scopritori e dei maestri di Antonio Ligabue (sia per la pittura a olio che per la tecnica scultorea).
Di Gualtieri Mazzacurati avrebbe conservato sempre un ricordo affettuoso, come di isola felice: un buen retiro perfetto per la riflessione e l’esercizio dell’arte.
Allievo di Arturo Martini, Mazzacurati è stato uno degli ultimi scultori del ’900 in grado di eseguire grandi gruppi scultorei monumentali in bronzo. Dotato di una tecnica eccezionale sin dai primissimi anni di attività, è stato un artista a tutto tondo, che ha sperimentato le tecniche più svariate, ma che ha instaurato un rapporto fortissimo soprattutto con la materia.
Progetto espositivo
Riccardo Paterlini
Collaborazione scientifica
Alessandro Gazzotti
Sergio Negri
Francesco Negri
Segreteria organizzativa
Laura Fraimini
Coordinamento istituzionale
Achille Brunazzi
Giuseppe Catellani
Mattea Gialdini
Marcello Stecco
Progetto grafico mostra e catalogo
Marcello Ligabue – Officine Gattaglio
Fotografie delle opere
Otello Annigoni
Trasporti
New Dream
Allestimento
Il Restauro
Allestimento illuminotecnico
Fratelli Viani
Prestatori
Musei Civici di Reggio Emilia
Comune di Sant’Ilario d’Enza
Giuseppe Amadei
Sergio e Francesco Negri
Gianfranco Rossi
Roberto Brambilla
Mauro Menozzi
Main sponsor
Emil Banca
Partners istituzionali
Regione Emilia Romagna
Camera di Commercio di Reggio Emilia
Con il contributo di
Padana Tubi
Tecnove
Euroforesi
Il Restauro
In collaborazione con
Musei Civici di Reggio Emilia